La storia dello spritz
I Veneti nel mondo, così potremmo intiolare un articolo dedicato ad uno degli aperitivi più celebri che ha conquistato letteralmente il mondo. È praticamente diventato il sinonimo di aperitivo italiano. Quale? Ma lo Spritz naturalmente. E da appassionati del campo mettiamoci sulle tracce di questo originale prodotto.
Forse non tutti sanno che “Spritz” è una parola di origine austriaca, infatti “Spritzen” signica spruzzare, ed è ciò che probabilmente facevano nell’800 i dominatori austriaci: spruzzavano del Selz (anche questa è una parola d’oltralpe) al vino bianco, forse troppo corposo a quei tempi.
La vera rivoluzione arriva qualche decennio dopo, negli anni ’20 quando i fratelli Barbieri, imprenditori padovani, affascinati dal francese “Aperò” danno nome al loro liquore, l’Aperol la cui ricetta rimane ancora oggi segreta, e che aggiunto al vino bianco e Selz diventa lo Spritz.
Nel frattempo, però a Venezia, sempre in quel torno di tempo, in un angolo remoto della città, nella distilleria Pilla, si produce il Select e anche questo nuovo liquore, la cui è ricetta rigorosamente custodita con riservo, viene aggiunto al vino bianco e Selz.
Il “Goto” de vin e l’”Ombra” de vin, come si chiamano rispettivamente a Padova e a Venezia, da quel momento non saranno più le stesse.
E immaginiamo, nascosti nei retrobottega, come contemporanei Mago merlino, a miscelare i tre componenti in percentuali calibratissime, gli osti danno vita ad una vera e propria guerra sulla paternità dello Spritz. C’è chi ci mette il Cynar, amaro locale anche questo, chi il Bitter, liquore foresto come si dice da queste parti…milanese, chi ci aggiunge la fettina d’arancia, infine, chi come i puristi ci mette solo vino e Selz.
Le ricette rimangono a custodia di chi le crea e ogni bar, enoteca, mescita ha la sua formula…che è quella originale ovviamente.
Prendere lo Spritz non è semplicemente “farsi un aperitivo” ma è un rituale, quasi un passaggio obbligatorio per concludere una fase della giornata e ricominciarne un’altra. È un rito collettivo che unisce, un collante sociale insomma un aperitivo da prendere rigorosamente in compagnia.
Dove assaggiare lo spritz più autentico? Non ci resta che provare.
Quel che è certo è che lo Spritz è globale, unisce e conquista tutti e non resta che sedersi ad un tavolino in Piazza delle Erbe a Padova, un tempo con un angolo dedicato al vino e ancora oggi circondata da enoteche storiche, e ordinare uno Spritz padovano con le immancabili patatine e il panino al prosciutto col cren o accomodarsi al bancone di un’osteria veneziana, sono numerose le calli della Malvasia che ci ricordano la vendita di vini e liquori e assaporare “lo Spritz” veneziano accompagnato da un immancabile piatto di “cicheti”.
A voi l’ardua sentenza.
Di sicuro vincerà il gusto e il piacere di conoscerne la storia.